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Lo straniero è nato senza cielo
cammina ed è sempre sospinto
verso un luogo ancora più lontano
a volte si ferma ma solo per sostare.
Il suo piede non lascia traccia alcuna
la sua mano non può accarezzare
e quando muore la sua bocca
non può gustare il sapore della terra.
Per questa sua provvisorietà
è simile all'astro
più solitario della notte.
Gianmario Lucini
da "Monologo del dittatore"
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