.
Poiein
Tu sei di qui, di questo mondo
l'ombra delle tue dita si stampa
sul candido del foglio, la punta della penna;
stai dentro le parole, stai ogni giorno dentro le parole
nella forma delle cose mentre le si osserva
e ogni forma diventa una forma di tristezza
il tuo lungo ingresso alla cenere.
Rimetta a noi i nostri cieli la parola aggiustata,
un segnale nutrito dal lampo nel poco di nessun conto
nel conto dei giorni vissuti senza cura
e abbracci, ma senza abbagliare,
ogni minuto preso dal vento
e il presente di queste mani
come se fosse eterno.
*
Tra il mio sguardo e il tuo
lo stupore del mio
caduto sulle ginocchia per vedere
come stanno le nuvole
e come le nuvole cambiano quando stiamo davvero.
*
Quando si è scarsi di ragione o senno
càpita che si scambino
fischi per fiaschi
- fa' che càpiti -
nei sereni di maggio
di' pure che un usignolo più un usignolo
sommato a un altro usignolo
è una manciata di spiccioli d'oro
gettata nell'aria chissà da chi
chissà per chi
magari fra i tanti per te
quando sei solo
Pierluigi Cappello
.
uao.
RispondiEliminauao.
RispondiEliminauno dei migliori poeti contemporanei
RispondiEliminabellissima silloge, grazie...
RispondiElimina"Poiein"
RispondiEliminaverbo di reminiscenza ginnasiale che trabocca sensi :)
gattaliquirizia