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Essere sempre nelle parole, che lo si voglia o no,
Essere sempre in vita, piena di parole sulla vita,
come se le parole fossero in vita, come se la vita fosse nella
parola.
E' tanto diverso, credetemi.
Tra una parola e una cosa
ti ci infili da sola,
rimani stesa tra loro come accanto a un malato
poiché nessuna si stringe all'altra
assapori un suono e un corpo,
e gusti entrambi.
Ha un sapore di morte.
Eppure morta e viva, se ci sono,
chissà,
poiché tanto di morto di lontano, c'è in me
me tanto di morto,
me i morti
mi hanno già presa.
un'amica che mi conosceva un tempo,
un vaso da cui ho bevuto alla tua salute
Ingeborg Bachmann
da " Non conosco mondo migliore "
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è una lettura che non riesco a portare avanti, tanto lo spessore e tanto mi investe
RispondiEliminacoinvolgimento totale!
RispondiEliminastupenda... grazie!
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