lunedì 13 febbraio 2012

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buongiorno angolo -
apro il libro e chiudo le gambe -
ieri abbiamo visto il fantasma del chiodo -
oggi 
prendiamoci un romanzo
i quattro canti di una sedia -
tu che trattieni l'aria
io che non mi muovo -
ti sono fedele fino all'ultima luce
poi
diventi volta.





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martedì 7 febbraio 2012

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Tienimi lontano, Signore Unico della Vendetta
quelli che si fan vivi solo nella mala sorte
Non farmi incontrare nel mio tempo del dolore
quelli coi quali non ho condiviso gioia
Non piangerò con chi con me non ha riso
e della mia fortuna non ha goduto come sua
Chi non ha spartito con me le furiose tristezze
dei giorni feriali e la banalità generosa d'essere vivi
perché, quando l'aria si fa cupa e l'ala nera
sbatte sui vetri, deve potersi avvicinare
fino a togliermi il fiato? Così ti prego
Signore della Vendetta Sapiente tienimi
lontano i famigliari della mala sorte
almeno finché non tornerò a 
ridere di me e - di te
















                                                       Giusi Quarenghi
                                                        da "Nota di Passaggio"
















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giovedì 2 febbraio 2012

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SULLA MORTE, SENZA ESAGERARE
di WISLAWA SZYMBORSKA


Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.

Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.

Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.

Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.

Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!

A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più d'un bruco
la batte in velocità.

Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.

La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno finora, insufficiente.

I cuori battono nelle uova.
Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.

Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.

Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.

La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.

Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.





             ciao Wislawa!





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