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L'oro
Supponi che non fosse: allora avrebbe
dovuto finalmente generarsi
nei monti, depositarsi nei fiumi,
nascere dal fermento della loro
volontà; dall'ossessionante idea
che è il metallo più nobile di tutti.
L'estrassero dai loro cuori e sempre
più lontano sospinsero Meroè
all'estremo confine della terra,
nell'etere, oltre ogni cosa veduta;
ed i figli più tardi qualche volta
riportarono a casa, indurito e degradato,
l'elemento promesso dai padri.
Là per un tempo crebbe, per poi abbandonare
quelli che aveva indeboliti
e mai aveva amati.
Solo (si dice) nelle notti ultime
si leverà a guardarli in faccia.
Rainer Maria Rilke
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